La notizia è di quelle che si non si vorrebbe mai dare ma occorre fasarsi
forza e condividere il dolore per la morte di Alessandro Cardulli, per
consentire a quanti lo hanno conosciuto di ricordarlo con l’affetto, la
stima che meritava. Il compagno Sandro è stato attivo ed impegnato fino
all’ultimo. Ancora pochi giorni fa, dall’ospedal,e mi ha telefonato per
chiedermi di scrivere su jobs news anche se lui non era in grado di di
chiedermelo con la solita puntualità. Più che una richiesta era un
imperativo. Alla domanda sulle sue condizioni ha sviato il discorso
sugli impegni che aspettavano tutti noi dopo l’esito del referendum che,
ovviamente, non era quello che speravamo. Confesso di non avere capito e
me ne dispiace che le sue condizioni di salute sravano precipitando.
Credo mancherà a tutti noi una presenza non più nel fiore degli anni ma
giovane per pensiero e curiosità, per la sua (e mia) speranza
insopprimibile di vedere il mondo del lavoro tornare al centro della
scena politica e sociale, dopo che per tanti anni ne aveva scritto su
Rassegna sindacale, indimenticabile, e sull’Unità. Era allenato alle
fasi difficili.
Ci sarà tempo e modo di tornare sul valore della sua figura, del suo
contributo per decenni, portava il suo mattone per il sole
dell’avvenire, per il lavoro, per il socialismo ben sapendo che sono
obiettivi con un alto tasso di utopia. In questo momento prevale il
ricordo e il rimpianto.
Alla famiglia esprimo affetto e cordoglio, nella speranza che per loro
sapere che aveva tanti amici e compagni che lo stimavano possa aiutare a
rendere meno doloroso questo momento
Alfiero Grandi