Roma, 5/2/2019

La manifestazione del 9 febbraio contro la politica economica del governo segue alla chiusura della vicenda congressuale CGIL, che ha trovato una soluzione positiva e unitaria con un forte segnale di rinnovata vitalità. È un appuntamento di primaria importanza in un momento difficile della vita del paese.

Si è gravemente indebolita, tra le forze politiche, la sensibilità per la tutela dei valori costituzionali, dell’eguaglianza, dell’equità sociale, della centralità del lavoro e dei diritti fondamentali. Anche se non è ripreso il tentativo di grandi riforme stravolgenti come quella battuta nel voto popolare del 4 dicembre 2016, non mancano preoccupazioni per le proposte di revisione messe in campo, che pure potrebbero indebolire tratti essenziali della democrazia rappresentativa.

Ancor più preoccupa il tentativo di giungere a forme esasperate di regionalismo differenziato. È a rischio la stessa unità della Repubblica, che non può prescindere da una fondamentale parità nei diritti di cittadinanza. Ci auguriamo che il sindacato sia in prima linea contro gli egoismi territoriali, che possono alla fine solo indebolire la capacità di difendere i diritti dei lavoratori. L’obiettivo di una piena attuazione della prima parte della Costituzione in tutto il paese è un tratto genetico essenziale per ilsindacato, che rimane un soggetto necessariamente e genuinamente nazionale.

Nell’augurare il pieno successo della manifestazione del 9 febbraio a cui saremo presenti, esprimiamo l’auspicio che anche dopo tale appuntamento sia possibile contare sul sindacato per la difesa dei valori costituzionali, dell’eguaglianza, dei diritti, con un rinnovato protagonismo politico dei lavoratori di cui c’è assoluto bisogno.

Massimo Villone, Alfiero Grandi, Silvia Manderino, Mauro Beschi, Domenico Gallo