La guerra, questo è il suo vero nome, è tornata in Europa da otto mesi, e continua, con distruzione e lutti. L’inverno l’arresterà? L’inverno è una stagione, non è popoli o governi o ONU, non è politica.

La politica sembra non trovare parole e strade.

Allora, noi popoli, come possiamo agire?

Manifestando il nostro NO. Anche nella nostra città, i prossimi giorni, con i sindacati e numerose associazioni, e a Roma, il prossimo 5 novembre Tacciano le armi, le uniche che in questi otto mesi hanno parlato.

Sarà una mobilitazione non solo italiana. Speriamo grande, ovunque sia possibile. Sappiamo che anche in Russia sta emergendo dissenso. Il nostro NO guarda anche al coraggio di chi si oppone, in un paese dove opporsi è pericoloso.

Siamo per la PACE e contro la GUERRA. E, per avere chiarezza, è nostra intenzione essere nel presente consapevoli della STORIA passata.

Per questa ragione saremo, con ANPI, a Predappio, il prossimo 28 ottobre. Una giornata che i fascisti italiani, da sempre, festeggiano, a Predappio, per ricordare la marcia su Roma e onorare le spoglie di Mussolini. Che un rito come questo sia non solo fuori dalla storia ma fuori dalla legge, è del tutto evidente. Non è comprensibile, proprio per questo, che le autorità, nessuna esclusa, in tanti anni, non l’abbiano impedito.

Quando i partigiani e gli alleati liberarono  Predappio, scelsero il 28 ottobre. Non a caso. Da qui è partito il fascismo e qui mettiamo la parola fine a questa tragedia della STORIA.

Pensarono, dissero e fecero.

Saremo quindi il 28 ottobre a Predappio memori della LIBERAZIONE. Sappiamo di avere, alla Camera e al Senato, chi questa LIBERAZIONE non riconosce e non nomina.

Lo faremo noi. Ogni volta che la STORIA lo richiede.

Maria Paola Patuelli, Portavoce del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale della provincia di Ravenna (Bagnacavallo, Cervia, Faenza, Lugo, Ravenna).

20 ottobre 2022