La posizione del Presidente di Confindustria Bonomi sul progetto di autonomia regionale differenziata è importante.
Bonomi riconosce esplicitamente che quando Confindustria ha ragionato sull’autonomia regionale differenziata 22 anni fa, fino a 23 materie, era un mondo diverso e che oggi non si deve dividere l’Italia, che abbiamo bisogno di una dimensione europea e che la soluzione non è un sistema regionale e fa esempi importanti, guarda caso proprio nei grandi lavori pubblici e infrastrutturali.
Alla Presidente del Consiglio Meloni che aveva detto che qui si fa l’Italia o si muore, citando Garibaldi, la posizione di Confindustria dovrebbe consigliare di non accettare la bozza Calderoli che porta dritta a frantumare il nostro sistema istituzionale solo per ragioni di potere di alcuni gruppi dirigenti regionali.
La bozza Calderoli è un manifesto ideologico che porterebbe guai seri ai conti pubblici, che porterebbe al disconoscimento del ruolo del parlamento, che aprirebbe ulteriori divaricazioni su materie fondamentali tra le aree del nostro paese e anche quelle forti non avrebbero alcuna convenienza da un sistema paese più debole nella attuale competizione europea e mondiale.
Per questo il coordinamento per la democrazia costituzionale insieme a sindacati scuola rappresentativi ha presentato una proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare su cui sta raccogliendo le firme per correggere gli articoli 116 terzo comma e 117 del titolo V della Costituzione, in modo da chiudere definitivamente la porta ai tentativi di forzare l’interpretazione della Costituzione della bozza Calderoli.
Si può firmare la proposta di legge del Cdc sul sito www.coordinamentodemocraziacostituzionale.it