PARLAMENTO PROTAGONISTA

              Illustre Presidente del Senato, On. Sen. Maria Elisabetta Alberti Casellati,

              Illustre Presidente della Camera, On. Roberto Fico,

             Illustri on.li Senatori,

             Illustri on.li Deputati,

in un periodo così grave e difficile per il nostro paese, l’Associazione degli Ex Parlamentari si rivolge a Voi, rappresentanti democraticamente eletti della Nazione, perché nei giorni duri in cui la Repubblica è inevitabilmente governata nel segno della necessità e dell’urgenza, ciascuno di Voi si assuma le responsabilità che gli competono perché ciò avvenga nel pieno rispetto della Costituzione, confermando al Parlamento il ruolo di elaborazione delle leggi e insieme quello di indirizzo e controllo dell’esecutivo, nella consapevolezza che la situazione straordinaria  che stiamo vivendo, e che tanti sacrifici richiede a ogni cittadino, non abbia come sovrapprezzo anche l’indebolimento della nostra Democrazia.

Mentre ribadisce la più convinta solidarietà e gratitudine a quanti – medici, infermieri, operatori sanitari, lavoratori, imprese, ricercatori, forze dell’ordine, forze armate, uomini e donne delle Istituzioni – sono impegnati, a rischio della loro incolumità, per garantire il pieno funzionamento dei servizi pubblici essenziali e delle fondamentali attività produttive, l’Associazione ritiene che anche il Parlamento, quali che siano le misure legislative e amministrative da approvare, debba essere protagonista della vita politica del Paese, e debba anche apparire tal agli occhi dell’opinione pubblica.

Non spetta solo ai Presidenti delle Camere, ma anche a ogni singolo parlamentare, che ha il privilegio di rappresentare la Nazione, il dovere di garantire, oggi come non mai, il pieno funzionamento delle assemblee elettive di cui fa parte, utilizzando tutte le attribuzioni che la Costituzione e i Regolamenti mettono a sua disposizione.

Come tutto il personale che si trova in prima linea sul fronte sanitario per custodire e salvaguardare la nostra salute, così i parlamentari sono responsabili della libertà e della democrazia di cui godono tutti i cittadini.

Perché il Parlamento possa svolgere il ruolo che gli compete, devono ovviamente essere garantite alle Camere e ai parlamentari tutte le misure di sicurezza collettive e personali necessarie e opportune.

Le provvisorie limitazioni delle libertà costituzionali di circolazione e di riunione per ragioni sanitarie non possono, in alcun modo, essere prese a pretesto per impedire al Parlamento di funzionare a pieno regime.

A questo proposito, non possiamo non manifestare la nostra fortissima preoccupazione per l’uso di strumenti normativi che non appaiono assolutamente coerenti con i principi costituzionali e con le sentenze che li hanno ribaditi.

La Costituzione italiana non impedisce, come si tende a far credere, che si possano affrontare situazioni di emergenza, indicando con chiarezza limitazioni temporanee di alcuni diritti e i necessari strumenti di intervento, e a quelle indicazioni non vi possono essere deroghe.

A parere della nostra Associazione, i DPCM, i Decreti Ministeriali, le Ordinanze, le Circolari, l’insieme, cioè, degli strumenti amministrativi necessari a fronteggiare l’emergenza sanitaria (che ormai costituiscono un vasto corpo normativo, complesso e non sempre omogeneo),  non possono – anche nel rispetto di una consolidata giurisprudenza costituzionale – essere affidati al governo, come sta accadendo, su generici fondamenti normativi, ma solo ricorrendo ai Decreti-legge o a deleghe definite nell’oggetto, nei tempi, nei principi e criteri direttivi.

Il Parlamento deve essere messo nella condizione di controllare, emendare e convalidare la decretazione d’urgenza, in modo pieno.

Non è possibile che il Parlamento possa accontentarsi di generiche e sporadiche “informative”, che costituirebbero piuttosto un’offesa alla sua autonomia e sovranità.

È necessario evitare che le decisioni causate dall’emergenza sanitaria siano assunte in forme tali che possano costituire un precedente pericoloso.

L’Associazione degli ex-parlamentari della Repubblica avverte l’esigenza che, passata la crisi attuale, si possano sviluppare approfondimenti e adottare decisioni in relazione ai problemi istituzionali, economici e sociali che l’epidemia ha portato drammaticamente alla attenzione del Paese.

Occorre affrontare subito i problemi che sono emersi con una più chiara disciplina dello “stato di emergenza”, in modo da rendere efficaci gli interventi, nel quadro di un rapporto costituzionalmente corretto tra Parlamento e Governo, facendo anche chiarezza nella ripartizione dei compiti tra Stato e Autonomie regionali e locali, e rifuggendo da pericolose tentazioni di immaginare che una qualche forma di autoritarismo, basato su deleghe in bianco, sia la via più facile per governare l’emergenza.

Una particolare attenzione va posta al tema della Sanità che, com’è ormai evidente, non potrà più subire i tagli indiscriminati e sciagurati del passato e che dovrà assumere i reali bisogni della salute come riferimento di una politica di spesa efficace ed accorta e al tempo stesso, pienamente rispettosa dei doveri di solidarietà, anche sociale, fissati dalla Costituzione della Repubblica.

          Signori Presidenti, On.li Senatori, On.li Deputati,

nel momento in cui siete chiamati a esercitare la Vostra alta funzione in uno dei momenti più difficili della nostra vita democratica, l’Associazione degli ex Parlamentari della Repubblica avverte il dovere di esprimerVi ogni sostegno morale e civile perché possiate adempiere in modo fermo e consapevole alle funzioni che il voto popolare vi attribuisce, nel rispetto della Costituzione e nell’interesse del popolo italiano, perché tutti insieme riusciamo a superare l’impegnativa prova che il Paese sta affrontando.

per Associazione degli ex Parlamentari della Repubblica

Il Presidente

Antonello Falomi