Ecco le prime indicazioni per l’inizio della campagna di raccolta firme.

In primo luogo, come già preannunciato, il 4 febbraio 2018 si terra a Roma, presso la Sala Fredda della CGIL Lazio, Via Buonarroti 12 (dalla Stazione Termini prendere Metro A, direzione Anagnina, prima fermata, Vittorio Emanuele), dalle ore 10 alle 17, l’Assemblea nazionale dei Comitati per lanciare politicamente ed operativamente la nostra campagna.

In tale occasione consegneremo anche i moduli e daremo le coordinate organizzative per la raccolta. I moduli, il Vademecum per la raccolta e la propaganda saranno anche scaricabili dai Siti:

http://www.coordinamentodemocraziacostituzionale.it/ e http://lipscuola.it/blog/

La cosa centrale da evidenziare è che i tre Comitati hanno deciso di mantenere una collaborazione politica ed organizzativa sia a livello nazionale che territoriale.

Verranno scambiati i riferimenti territoriali dei tre Comitati in modo da poter intrecciare subito relazioni al fine di definire iniziative e profili tecnico-organizzativi del nostro futuro impegno.

Sottolineiamo la importanza che in ogni territorio i tre Comitati intraprendano contatti con quelle forze politiche, sociali, movimenti ed associazioni che sono state interessate ed hanno condiviso i valori costituzionali che stanno alla base delle proposte di Legge.

A livello nazionale già sono iniziati confronti, che continueranno nei prossimi giorni, con questi soggetti, con l’obbiettivo di condividere un impegno e sostegno comune e/o per concordare forme di collaborazione.

Come per altre raccolte di firme avremo una pluralità di posizioni e risposte ma, in ogni caso, a livello territoriale è necessario aprire confronti e spingere per costruire relazioni, collaborazioni, spazi di agibilità per la nostra campagna.

La stessa logica che è stata utilizzata per il sostegno all’appello dell’ANPI (MAI PIU’ FASCISMI) con la previsione di sedi territoriali in cui discutere e impostare un lavoro comune. Proprio quelle sedi possono diventare occasione affinché, con tutti i soggetti localmente disponibili, si affrontino il merito e le modalità di sostegno delle nostre proposte di Legge.

L’impegno che abbiamo davanti è certamente faticoso ma non proibitivo.

Si tratta di raccogliere 50.000 firme (60.000 per sicurezza) in sei mesi di campagna.

E’ uno sforzo alla nostra portata.

Si dovrà procedere alla vidimazione dei Moduli (Vedi Vademecum) l’ 8 febbraio e da quel momento procedere alla raccolta delle firme.

Nella prima fase della raccolta incroceremo la campagna elettorale e dobbiamo sfruttare le numerosissime iniziative elettorali per essere presenti con i nostri tavoli di raccolta e, nei vari incontri con i Partiti nazionali chiederemo, oltre al sostegno politico, anche la possibilità che essi agevolino questa nostra presenza.

In ogni caso a livello locale dobbiamo incalzare partiti e candidati ad offrirci sostegno ed agibilità.

 

Un aspetto importante, sul quale ritorneremo, è quello della RENDICONTAZIONE e dell’INVIO dei moduli al Nazionale.

La passata esperienza del Referendum ha evidenziato limiti nella rendicontazione delle firme raccolte; proprio per questo insistiamo, fin dall’inizio, affinché vi sia un invio settimanale dei dati sulle firme raccolte. Daremo rapidamente informazione degli indirizzi a cui inviare la rendicontazione.

Anche per l’invio dei Moduli, una volta che essi siano stati completati e certificati dal Comune, vi chiediamo un invio scaglionato al Centro Nazionale (vi comunicheremo a breve l’indirizzo di raccolta), per evitare che, concentrando l’invio in prossimità della scadenza dei termini, i moduli arrivino fuori tempo (cosa accaduta per il Referendum ultimo con ben 30.000 moduli pervenuti inutilmente).

La campagna che apriamo può portare, con un impegno organizzativo accettabile, a risultati importanti; non solo le 60.000 firme ma la nostra capacità di tenere aperta una riflessione ed un confronto nel Paese sulla necessità di difendere ed attuare la Costituzione. Il pericolo, infatti, è che questa Legge elettorale e la cattiva rappresentanza che produrrà ripropongano tentazioni per nuovi attacchi alla nostra Carta fondamentale.