Questo comitato lavorerà in parallelo a quello per il NO alle modifiche della Costituzione, con l’obiettivo di bloccare ogni tentazione autoritaria

Dopo il deposito dei quesiti referendari in Cassazione per abrogare anzitutto le norme della legge elettorale 52/2015 che attribuiscono un enorme premio di maggioranza, simile a quello del porcellum sanzionato dalla Corte Costituzionale e che prevedono un ballottaggio che potrebbe portare ad un ulteriore distorsione dell’uguaglianza del voto dei cittadini, e poi per abrogare le norme che escludono che tutti i deputati siano eletti perchè votati dagli elettori, ora si è costituito il Comitato che promuoverà la campagna referendaria nei prossimi mesi, presieduto dal prof. Massimo Villone, presidente onorario il prof. Stefano Rodotà.
La costituzione del Comitato referendario per l’abrogazione di norme della legge elettorale è una risposta diretta al Presidente del Consiglio Renzi che insiste sulla linea di una torsione autoritaria, conseguenza che deriverebbe ove arrivassero in porto le modifiche della Costituzione in votazione alla camera l’11 gennaio e entrasse in vigore effettivamente la legge elettorale, prima che la Corte Costituzionale possa constatare che i suoi difetti sono gli stessi del porcellum che la Corte stessa ha già sanzionato abrogandoli.
Allegati:
Comunicato della costituzione del Comitato che punta a 2 referendum abrogativi sulla legge elettorale


Convocazione iniziativa Comitato per il No alle modifiche costituzionali l’11 gennaio 2016 alla Camera dei deputati in concomitanza con il voto dei deputati sulla legge Renzi-Boschi

CONTRO ITALICUM VERTICALE