Con grande dolore dobbiamo dare la notizia della morte del professor Alessandro Pace, primo presidente del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale nella fase cruciale e fondativa dell’impegno nel referendum costituzionale (2016) per votare no alla “deformazione” della Costituzione (definizione di Besostri) voluta da Matteo Renzi e per contrastare la legge elettorale nota come Italicum.
Pace ha svolto un ruolo fondamentale in quell’impegno che diventò vincente anche per il suo contributo di studioso della Costituzione, di democratico rigoroso difensore della carta fondante della nuova Italia nata dalla Resistenza e dalla vittoria sul nazifascismo. Alessandro Pace era un liberale capace di connettersi idealmente con persone e culture diverse e perfino lontane dalla sua in nome di un comune grande obiettivo come appunto è stata la difesa della Costituzione che è stata posta a fondamento e garanzia della democrazia formale e sostanziale dell’Italia dopo il ventennio di dittatura.
Ne abbiamo sentito la mancanza da quando si é ritirato dall’impegno nel Coordinamento per la morte della moglie e poi per l’insorgere di una malattia insidiosa e terribile, ora ancora di più ne sentiamo la mancanza perché é avvenuto il temuto stacco definitivo.
Lo ricorderemo sempre per l’insegnamento fondante che ha lasciato a tutti noi.
La presidenza del Coordinamento