“No alla nuova legge bavaglio”: appello al Parlamento e al presidente Sergio Mattarella 

Il divieto di pubblicare le ordinanze di custodia cautelare e i contenuti fino alla fine dell’udienza preliminare, previsto dall’emendamento proposto dal deputato di “Azione” Enrico Costa, rappresenta un provvedimento autoritario gravissimo che non solo colpisce e limita il lavoro dei giornalisti ma soprattutto il diritto dei cittadini di essere informati e rende più indifese le stesse persone private della libertà. Di conseguenza dal momento dell’arresto fino al processo, all’opinione pubblica per mesi sarà negato il diritto di essere informata su temi importati come la lotta alla corruzione e la lotta alla mafia. A questo si aggiunge anche il recente provvedimento che limita l’utilizzo e la comprensione delle intercettazioni dove verranno oscurati i nomi delle persone non indagate con omissis.

Le Rete NoBavaglio, rete di giornalisti e cittadini, Articolo 21, Libera lnformazione, ARCI Nazionale, LIBERA, Libertà  e Giustizia, Collettiva, MoveOn Italia, Free Assange Italia, Stampa Critica, Assopace Palestina, Pressenza,  Associazione Senza Paura, Associazione Socio-Culturale Nawroz, Coordinamento per la democrazia costituzionale( adesioni in aggiornamento…) sostengono la mobilitazione della Federazione Nazionale della Stampa italiana, dell’Usigrai, dell’Ordine dei Giornalisti, chiedono al Parlamento di non approvare il testo e si uniscono all’appello rivolto, anche dall’ex vice presidente emerito della Corte Costituzionale Paolo Maddalena, al presidente della Repubblica Sergio Mattarella di non firmare questo provvedimento eventualmente varato. Una norma che, come sottolineato da molti giuristi, presenta profili di incompatibilità con la Carta dei diritti Ue e con la Convenzione dei diritti dell’uomo. L’emendamento Costa rappresenta un provvedimento liberticida che farà declassare ulteriormente l’Italia, oggi al 41° posto nella classifica del World press Freedom di Reporter sans frontières.

CI RIVOLGIAMO:

Al mondo dell’informazione, della cultura, della società civile, al mondo dell’informazione, della cultura, ai sindacati, alle reti sociali, a tutti i cittadini che hanno a cuore la libertà d’informazione e il diritto di essere informati perché sostengano con la loro firma questa Petizione

#NonPerNoiMaPerTutti