Il 25 aprile è la storia della nostra Repubblica
La Repubblica italiana è nata dalla Resistenza: una lotta impari contro l’occupante nazista e la dittatura fascista.
Il 25 aprile ci chiama a confrontarci con il dono della libertà che ci è stato consegnato dalla Resistenza, con quel patrimonio di valori e di beni pubblici repubblicani che ci è stato tramandato dalle generazioni passate, come testamento di centomila morti, perché noi lo curassimo, lo mettessimo a frutto e lo consegnassimo, a nostra volta, alle generazioni future.
In quel patrimonio, la giustizia, l’eguaglianza, la dignità umana non sono solo rivendicate, ma sono istituite e garantite attraverso una trama istituzionale che le rende resistenti alle insidie e alle sfide del tempo e della politica.
La Costituzione ha insediato la libertà che ci è stata donata dalla Resistenza, rendendo impossibile ogni forma di “dittatura della maggioranza” e di ritorno al passato.
Purtroppo viviamo in un’epoca in cui le principali forze politiche non si riconoscono nei valori supremi dell’eguaglianza, della solidarietà e della giustizia e vivono la Costituzione come una serie di fastidiosi vincoli, di cui sbarazzarsi.
La vergognosa fuga delle autorità politiche dalle celebrazioni del 25 aprile, è indice della loro distanza siderale dai valori della Resistenza scolpiti nella Costituzione.
Ciò significa che il messaggio di liberazione della Resistenza, non può essere “addomesticato” dalla ritualità delle celebrazioni ufficiali; esso morde nelle contraddizioni del presente e ci fornisce gli strumenti per rovesciare la barbarie di ritorno in cui siamo immersi.
Il CDC sarà nelle piazze italiane il 25 aprile: una festa nazionale che a tutti ricorda, ogni anno, l’assunzione di responsabilità, perché la democrazia italiana sia difesa e applicata nel nostro Paese.
M. Villone,A. Grandi, S. Manderino, D. Gallo, M. Beschi
Roma, 23 aprile 2019