“RENZI INCOLPI SE STESSO E NON 
GLI ELETTORI PER LA VITTORIA DEL NO IL 4 DICEMBRE 2016”
 
“A ESSERE SBAGLIATE ERANO LE SUE POLITICHE, NON LA COSTITUZIONE”
Comunicato stampa
Roma, 27 novembre 2017
Renzi ieri nel corso della Leopolda ha nuovamente difeso il suo progetto di deformare la Costituzione bocciato dal Referendum il 4 dicembre di un anno fa.La legge elettorale Italicum, che era parte integrante di quel progetto, è stata dichiarata incostituzionale lo scorso 25 gennaio dalla Corte Costituzionale.
Unico caso di legge elettorale fatta approvare a colpi di voti di fiducia per imporla ad ogni costo e mai entrata in vigore.
 
“Oltre 20 milioni di elettori, il 60% dei votanti, hanno bocciato la deformazione della Costituzione che Renzi ha voluto far approvare dal parlamento ad ogni costo” ha dichiarato Alfiero Grandi, vice Presidente delCoordinamento per la Democrazia Costituzionale che lo scorso 4 dicembre ha sostenuto la battaglia in difesa della Costituzione con il Comitato per il No nel Referendum costituzionale con la presenza tra gli altri di: Gustavo Zagrebelsky, Alessandro Pace, Lorenza Carlassare, Antonio Esposito, Domenico Gallo, Pietro Spataro, Massimo Villone, Gaetano Azzariti e molti altri costituzionalisti.
“Avevamo capito che Renzi e’ incapace di autocritica ma incolpare ancora gli elettori a un anno di distanza per la sua sconfitta referendaria vuol dire non comprendere il Paese e quello che è accaduto” prosegue Grandi.
“In realta’ si conferma che la vittoria del No il 4 dicembre 2016 e’ stato uno spartiacque che ha stoppato la manovra renziana e ha salvato la nostra Costituzione”.
E ha aggiunto “Renzi cosi’ dimostra solo di essere un rancoroso conservatore,incapace di cambiare per entrare in sintonia con le elettrici e gli elettori italiani, il cui voto ha inesorabilmente bocciato le sue scelte di politica di riforma delle istituzioni e di politica economica”.
Il Comitato per la Democrazia Costituzionale rilancia con forza le iniziative a sostegno della Costituzione, volte a correggere le storture presenti nella legge elettorale Rosato approvata con ben 8 voti di fiducia.
Conclude Grandi “Proveremo a cambiarla dinanzi alla Corte Costituzionale perche’ anche questa legge elettorale ha, a nostro avviso, diversi aspetti di incostituzionalita‘, in ogni caso stiamo preparando i quesiti referendari per rimetterla in discussione” .
“In ogni caso prepareremo un referendum abrogativo delle parti inaccettabili di questa legge per consentire agli elettori di scegliere i loro rappresentanti e non come è ora ai capi partito”.
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